La manovra d'estate detta una serie di disposizioni che hanno l'obiettivo dichiarato di ridurre i tempi con cui le pubbliche amministrazioni effettuano i pagamenti nei confronti dei privati. Ma le misure sono diverse per le amministrazioni statali e per quelle regionali e locali. Intanto, l'intervento legislativo per ridurre lo stock dei debiti accumulati è disposto solo a vantaggio delle amministrazioni statali. E si stabiliscono regole differenti per la progressiva eliminazione degli arretrati e per impedire che il fenomeno possa riprodursi, almeno con la stessa intensità, nei prossimi anni. Infine, le disposizioni per impedire che in futuro possano di nuovo maturare forti arretrati nei pagamenti delle Pa non si applicano a tutte le istituzioni che operano nel comparto sanità.
Per i debiti sinora accumulati dai ministeri, si prevede che siano oggetto di una rilevazione straordinaria e che siano liquidabili "nei limiti delle risorse a tal fine stanziate con la legge di assestamento del bilancio dello Stato".
Per impedire che in futuro possano accumularsi nuovi ritardi, la manovra d'estate introduce vincoli per le amministrazioni e per i dirigenti competenti all'adozione degli atti di spesa.
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